Questo è un mio messaggio inviato al il 10 luglio 2000 rispondendo alla domanda "Ma cosa ti ha spinto a prendere proprio quel cane, di quella razza, e in questo momento?" nel thread "Avere un cane"
Ho scelto di prendere uno spinone perché mi fa impazzire il suo sguardo triste, i baffoni e le sopracciglia cespugliose, è un cane dolcissimo, è un cane poeta, un burbero bonario, legatissimo al padrone, perfino appiccicoso.
Inoltre è una razza italiana, fa parte della nostra storia e rappresenta un patrimonio di grande valore.
Ho scelto subito la razza che volevo, non avevo dubbi, probabilmente questa passione per i cani a pelo duro è dovuta all'imprinting: la mia prima baby sitter è stata la draahtar di mio padre, che si chiamava Brina.
Quando andai a prendere la mia cucciolina, e il padrone della sua mamma me la mise in braccio, mi sentii la persona più felice del mondo: avevo un cane tutto mio che mi voleva bene e che io adoravo (e così è tuttora).
Avere un cane è la cosa più bella che possa capitare in questa nostra breve e complicata esistenza.
La mia cagnolona non è per me solo un cane: è un'amica, è un po' una figlia dal momento che sono io che mi preoccupo di prepararle da mangiare e di tenerla in ordine, è il mio angelo custode che quando sono triste mi sta vicino, non dice nulla, ma i suoi sguardi valgono più di mille parole.
E quando la sera, mentre sto guardando la televisione, la mia bestiona mi plana addosso con i suoi 30 kg di peso e inizia a mordicchiarmi le mani, io sono felice.
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