Ho tutto il tempo, la pazienza e la voglia di sedermi lungo l'argine di quel fiume in cui, prima o poi, vedrò transitare il tuo cadavere, mio caro.
[cit. billo, letto sul suo blog, mi ci sono ritrovata e ho deciso di metterlo anche qui]
23 agosto 2006
16 agosto 2006
Monte Faraut (3046 m s.l.m.)
Ferragosto trascorso sui monti con alcuni colleghi.
Siamo saliti fino a circa 2000 metri con la macchina il lunedì pomeriggio. Abbiamo poi trovato un buon posticino dove pernottare e abbiamo montato le tende.
Era la prima volta che dormivo in tenda, benché la mia tenda abbia i suoi anni non mi era mai capitata l'occasione di usarla.
Esperienza interessante. Sarebbe stata anche piacevole se non fosse stato per il freddo insopportabile, il materassino trooooppppo sottile -povera la mia schiena!- e gli inquietanti fruscii del vento che per tutta la notte mi hanno fatto compagnia. Però, lo ammetto, c'è di peggio. E tribolando si imparano ad apprezzare le piccole cose quotidiane a cui non si fa più caso, tipo un letto comodo con un bel materasso morbido in una stanza chiusa al riparo dalle correnti d'aria fredda.
A parte tutto, è stata una bella esperienza: era da anni che non avevo occasione di potermi fermare a contemplare le stelle senza l'inquinamento luminoso della civiltà. Il cielo era tutto tempestato di stelle e stelline! Non se ne vedono così tante dalla città. Ho anche visto diverse stelle cadenti! Uno spettacolo! :o)
Il giorno dopo, freschi -sicuramente: 4°C!!!- e riposati (???!), ci siamo messi in marcia per raggiungere il Monte Faraut. Un tratto l'abbiamo percorso in auto. Non per pigrizia, ma perché c'erano i bimbi di alcuni colleghi e quindi abbiamo cercato di rendere più semplice l'escursione.
Alla fine abbiamo messo le gambe in spalla dai 2400 metri o poco più. La salita è stata una passeggiata. Si arriva fino ai 3046 metri senza dover passare in punti pericolosi o impegnativi. Anche il passaggio su pietraia è decisamente agevole e senza particolari difficoltà. La vista una volta in vetta è davvero bella.
Sulla via del ritorno abbiamo anche incontrato un Gipeto! Ha fatto un paio di giri a bassa quota sopra di noi. Talmente bello che son rimasta incantata e quando mi son decisa di mettere mano alla macchina fotografica, 'sto fetente era già abbastanza lontano...
Per pranzo eravamo di nuovo dalle tende.
E dopo pranzo ho dovuto subire la lettura delle carte fattami dal malgaro della zona... Mi hanno praticamente obbligata e poi tutti a farsi delle gran risate man mano che la mia vita passata e futura veniva fuori in mezzo a quelle carte.
[Inizio a temere che i colleghi mi invitino a queste gite sui monti solo per prendersi gioco di me ad ogni occasione... >:o> ]
Mah. Sul passato ci ha preso abbastanza [ma IMHO era stato imbeccato ad hoc la sera prima]. Il futuro un po' incerto. Speriamo solo che l'interpretazione fatta dal malgaro e dai presenti non sia quella giusta... argh! :o\
O povera me! :D
Siamo saliti fino a circa 2000 metri con la macchina il lunedì pomeriggio. Abbiamo poi trovato un buon posticino dove pernottare e abbiamo montato le tende.
Era la prima volta che dormivo in tenda, benché la mia tenda abbia i suoi anni non mi era mai capitata l'occasione di usarla.
Esperienza interessante. Sarebbe stata anche piacevole se non fosse stato per il freddo insopportabile, il materassino trooooppppo sottile -povera la mia schiena!- e gli inquietanti fruscii del vento che per tutta la notte mi hanno fatto compagnia. Però, lo ammetto, c'è di peggio. E tribolando si imparano ad apprezzare le piccole cose quotidiane a cui non si fa più caso, tipo un letto comodo con un bel materasso morbido in una stanza chiusa al riparo dalle correnti d'aria fredda.
A parte tutto, è stata una bella esperienza: era da anni che non avevo occasione di potermi fermare a contemplare le stelle senza l'inquinamento luminoso della civiltà. Il cielo era tutto tempestato di stelle e stelline! Non se ne vedono così tante dalla città. Ho anche visto diverse stelle cadenti! Uno spettacolo! :o)
Il giorno dopo, freschi -sicuramente: 4°C!!!- e riposati (???!), ci siamo messi in marcia per raggiungere il Monte Faraut. Un tratto l'abbiamo percorso in auto. Non per pigrizia, ma perché c'erano i bimbi di alcuni colleghi e quindi abbiamo cercato di rendere più semplice l'escursione.
Alla fine abbiamo messo le gambe in spalla dai 2400 metri o poco più. La salita è stata una passeggiata. Si arriva fino ai 3046 metri senza dover passare in punti pericolosi o impegnativi. Anche il passaggio su pietraia è decisamente agevole e senza particolari difficoltà. La vista una volta in vetta è davvero bella.
Sulla via del ritorno abbiamo anche incontrato un Gipeto! Ha fatto un paio di giri a bassa quota sopra di noi. Talmente bello che son rimasta incantata e quando mi son decisa di mettere mano alla macchina fotografica, 'sto fetente era già abbastanza lontano...
Per pranzo eravamo di nuovo dalle tende.
E dopo pranzo ho dovuto subire la lettura delle carte fattami dal malgaro della zona... Mi hanno praticamente obbligata e poi tutti a farsi delle gran risate man mano che la mia vita passata e futura veniva fuori in mezzo a quelle carte.
[Inizio a temere che i colleghi mi invitino a queste gite sui monti solo per prendersi gioco di me ad ogni occasione... >:o> ]
Mah. Sul passato ci ha preso abbastanza [ma IMHO era stato imbeccato ad hoc la sera prima]. Il futuro un po' incerto. Speriamo solo che l'interpretazione fatta dal malgaro e dai presenti non sia quella giusta... argh! :o\
O povera me! :D
12 agosto 2006
Purity Test
Ormai in ufficio si parla quasi solo più di questo test. Maledetta me e il giorno che ho segnalato il link a un collega! :D
Il mio punteggio in ogni caso è 95%. E dei colleghi nessuno mi ha ancora battuto.
Lo dico sempre che sono una santa ragazza! :P
Il mio punteggio in ogni caso è 95%. E dei colleghi nessuno mi ha ancora battuto.
Lo dico sempre che sono una santa ragazza! :P
03 agosto 2006
Cima di Nasta (3108 m s.l.m.)
Oggi escursione sui monti. L'obiettivo era la Cima di Nasta, 3108 metri.
Siamo partiti dal piano della casa del Re (1762 m) e siamo saliti in un'ora e mezza a Rif. Remondino (2465 m). Una breve pausa per mangiare qualcosa e poi via verso la Cima Nasta.
Abbiamo raggiunto prima il lago di Nasta e dopo aver deciso l'itinerario abbiamo proseguito verso la cima.
Però questa volta la cima non l'abbiamo raggiunta. C'erano alcuni passaggi esposti e abbastanza difficili da percorrere e quindi abbiamo deciso che era meglio non rischiare e tornare indietro.
Io ho dato forfait a 2945 metri. C'era da arrampicarsi su una roccia parecchio liscia e ho deciso che era più saggio ascoltare la vocina che mi diceva che rischiavo di fare il passo più lungo della gamba. I colleghi hanno superato quella parte, ma pochi metri più su anche loro hanno scelto di fare dietro front.
Non importa. La giornata è stata bellissima lo stesso con un tempo spettacolare nonostante le previsioni fossero tutt'altro che buone.
Ora ho la faccia rossa come un gambero, ho le vesciche hai piedi (devo decidermi a comprare un paio di scarponcini nuovi!) ma sono molto contenta. :)
La vista da lassù era mozzafiato! Si vedeva anche il golfo di Nizza!!
Nella foto la cima Nasta fotografata quando ormai ero ridiscesa al laghetto e mi stavo godendo il sole stesa su una pietrona enorme. Il canalino stretto al centro della foto è quello che abbiamo percorso nel tentativo di conquistare la vetta. L'ho fatto quasi fino alla fine, ma poi niente, non me la sono sentita di continuare. Non volevo mettere di nuovo alla prova i riflessi del mio Angelo Custode... :P
Siamo partiti dal piano della casa del Re (1762 m) e siamo saliti in un'ora e mezza a Rif. Remondino (2465 m). Una breve pausa per mangiare qualcosa e poi via verso la Cima Nasta.
Abbiamo raggiunto prima il lago di Nasta e dopo aver deciso l'itinerario abbiamo proseguito verso la cima.
Però questa volta la cima non l'abbiamo raggiunta. C'erano alcuni passaggi esposti e abbastanza difficili da percorrere e quindi abbiamo deciso che era meglio non rischiare e tornare indietro.
Io ho dato forfait a 2945 metri. C'era da arrampicarsi su una roccia parecchio liscia e ho deciso che era più saggio ascoltare la vocina che mi diceva che rischiavo di fare il passo più lungo della gamba. I colleghi hanno superato quella parte, ma pochi metri più su anche loro hanno scelto di fare dietro front.
Non importa. La giornata è stata bellissima lo stesso con un tempo spettacolare nonostante le previsioni fossero tutt'altro che buone.
Ora ho la faccia rossa come un gambero, ho le vesciche hai piedi (devo decidermi a comprare un paio di scarponcini nuovi!) ma sono molto contenta. :)
La vista da lassù era mozzafiato! Si vedeva anche il golfo di Nizza!!
Nella foto la cima Nasta fotografata quando ormai ero ridiscesa al laghetto e mi stavo godendo il sole stesa su una pietrona enorme. Il canalino stretto al centro della foto è quello che abbiamo percorso nel tentativo di conquistare la vetta. L'ho fatto quasi fino alla fine, ma poi niente, non me la sono sentita di continuare. Non volevo mettere di nuovo alla prova i riflessi del mio Angelo Custode... :P
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