Ferragosto trascorso sui monti con alcuni colleghi.
Siamo saliti fino a circa 2000 metri con la macchina il lunedì pomeriggio. Abbiamo poi trovato un buon posticino dove pernottare e abbiamo montato le tende.
Era la prima volta che dormivo in tenda, benché la mia tenda abbia i suoi anni non mi era mai capitata l'occasione di usarla.
Esperienza interessante. Sarebbe stata anche piacevole se non fosse stato per il freddo insopportabile, il materassino trooooppppo sottile -povera la mia schiena!- e gli inquietanti fruscii del vento che per tutta la notte mi hanno fatto compagnia. Però, lo ammetto, c'è di peggio. E tribolando si imparano ad apprezzare le piccole cose quotidiane a cui non si fa più caso, tipo un letto comodo con un bel materasso morbido in una stanza chiusa al riparo dalle correnti d'aria fredda.
A parte tutto, è stata una bella esperienza: era da anni che non avevo occasione di potermi fermare a contemplare le stelle senza l'inquinamento luminoso della civiltà. Il cielo era tutto tempestato di stelle e stelline! Non se ne vedono così tante dalla città. Ho anche visto diverse stelle cadenti! Uno spettacolo! :o)
Il giorno dopo, freschi -sicuramente: 4°C!!!- e riposati (???!), ci siamo messi in marcia per raggiungere il Monte Faraut. Un tratto l'abbiamo percorso in auto. Non per pigrizia, ma perché c'erano i bimbi di alcuni colleghi e quindi abbiamo cercato di rendere più semplice l'escursione.
Alla fine abbiamo messo le gambe in spalla dai 2400 metri o poco più. La salita è stata una passeggiata. Si arriva fino ai 3046 metri senza dover passare in punti pericolosi o impegnativi. Anche il passaggio su pietraia è decisamente agevole e senza particolari difficoltà. La vista una volta in vetta è davvero bella.
Sulla via del ritorno abbiamo anche incontrato un Gipeto! Ha fatto un paio di giri a bassa quota sopra di noi. Talmente bello che son rimasta incantata e quando mi son decisa di mettere mano alla macchina fotografica, 'sto fetente era già abbastanza lontano...
Per pranzo eravamo di nuovo dalle tende.
E dopo pranzo ho dovuto subire la lettura delle carte fattami dal malgaro della zona... Mi hanno praticamente obbligata e poi tutti a farsi delle gran risate man mano che la mia vita passata e futura veniva fuori in mezzo a quelle carte.
[Inizio a temere che i colleghi mi invitino a queste gite sui monti solo per prendersi gioco di me ad ogni occasione... >:o> ]
Mah. Sul passato ci ha preso abbastanza [ma IMHO era stato imbeccato ad hoc la sera prima]. Il futuro un po' incerto. Speriamo solo che l'interpretazione fatta dal malgaro e dai presenti non sia quella giusta... argh! :o\
O povera me! :D
3 commenti:
Anche noi in 14 dovevamo andare a dormire in tenda per vedere le stelle, ma il freddo e una buona dose di pigrizia ci hanno fermati; i nostri amici invece l'hanno fatto, in cima al vallone dell'Arma, sopra Demonte, nei prati di un margaro molto simpatico che si chiama Rocchia. In compenso il giorno dopo li abbiamo raggiunti, il tempo però era stranissimo, hai presente le nuvole in montagna? sembrava di camminare in un paesaggio stregato, immersi in una nebbia che si spostava veloce e cambiava continuamente forma.
volevo scrivere "il 14" non "in 14"... la vecchiaia!
Troppo alto per le mie gambe...
L'okra ha un gusto particolare che non è facile definire: sembra il fondo di un carciofo crudo e asparago. Poi le diverse varietà hanno anche gusto e consistenza diverse, appena produrranno di più provo qualche ricetta.
Paolo
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