Di solito la trippa la cucino in minestrone, con patate e porri.
Ieri sera però avevo della trippa da far andare e ho voluto provare a cucinarla in modo diverso dal solito.
La prima cosa che serve per cucinare bene la trippa, sia questa in umido che in minestrone, è avere una stufa a legna. Si può anche cuocere sul classico fornello a gas, ma IMHO il risultato non sarà mai lo stesso.
Ho preparato un abbondante soffritto con una carota, una cipolla, sedano, uno scalogno, qualche foglia di salvia e un porro di Cervere. (In teoria ci vuole anche un bel rametto di rosmarino, ma il babbo si è dimenticato di prenderlo...). Ho fatto appassire il tutto per qualche minuto con un filo di olio extra vergine e un dado di burro.
Ho aggiunto quindi la trippa di vitellone Piemontese già tagliata a listarelle e precedentemente sciacquata con acqua corrente.
Quando asciutta ho sfumato con un po' di vino bianco. Una volta evaporato il vino, ho messo sale, pepe e una scatola di pelati San Marzano d.o.p. che avevo precedentemente frullato. Lasciar cuocere dolcemente per almeno un'ora/un'ora e mezza rimestando di tanto in tanto e eventualmente aggiungere un pochino d'acqua.
Questa mattina ho rimesso sul fuoco e intanto ho pelato 4-5 patate medie e le ho tagliate a dadi. Quando ha ripreso a bollire, ho aggiunto le patate. Probabilmente sarà da aggiustare di sale.
Il profumino è delizioso, dopo pranzo vi saprò dire se è anche buono. :o)
[Dopo pranzo] Superlativo! Come direbbe Petronilla: "un piatto spiccio a fare, di poca spesa, veramente sano e assai prelibato"!Devo ammettere che sono proprio brava quando ho tempo di stare in cucina! ;o)
Già che c'ero, ho anche preparato un dessert: le mele renette cotte in forno. Ho preso 4 mele, con lo scavino ho tolto i semi e scavato un pochino. Le ho farcite con uvetta, zucchero, cannella e un cucchiaino di marmellata di ciliegie. Cotte in forno a 200°C per circa mezz'ora. Questo è il risultato:
BURP!