31 marzo 2006

Da "Il Giornale"

Il nostro appello ai delusi
di Paolo Guzzanti e Renato Brunetta

Il 9 e 10 aprile a decidere delle sorti dell'Italia sarà paradossalmente chi non voterà, piuttosto che chi si recherà alle urne. L'Italia è infatti divisa tra la minoranza guidata dall'ex partito comunista, e la maggioranza che ad esso si è sempre opposto e si oppone. E mentre gli elettori della sinistra sono tutti determinati al voto, tra gli elettori di centrodestra è forte la tentazione di disertare.
In tanti, infatti, serpeggia un sentimento di delusione. Si aspettavano una rivoluzione liberale che non si è ancora realizzata, si aspettavano che l'Italia cambiasse più e meglio di quanto non sia cambiata.
Noi li comprendiamo, condividiamo con loro questo sentimento e vogliamo essere interpreti e garanti della loro volontà di un più deciso impegno a realizzare la rivoluzione liberale.
Noi crediamo che in tante, troppe, occasioni la Casa delle libertà abbia peccato di ingenuità, di sudditanza nei confronti dei poteri forti, di incapacità di gestire il potere con la determinazione e la dignità che vengono dal consenso, di eccessiva ricerca del compromesso anche quando non era necessario, di estenuante litigiosità interna, di disattenzione e scarsa disponibilità ad ascoltare e a stare tra la gente, di incapacità a comunicare tutto il buono realizzato e di contrastare tutto il falso sparso sul Paese dai nostri avversari e dai media con loro compiacenti. E, cosa più grave di tutte, di aver sottovalutato i tanti segnali di allarme che venivano dalle infelici prove elettorali degli ultimi anni.
Noi siamo convinti che, nonostante tutto questo, il governo Berlusconi sia stato il migliore dal secondo dopoguerra. Che le tante riforme fatte siano state tutte importanti, coraggiose, intelligenti, necessarie e che abbiano dato inizio alla irreversibile modernizzazione dell'Italia e alla sua trasformazione in un Paese fondato sulla libertà.
Noi, però, sappiamo che le riforme hanno bisogno di tempo per manifestare i loro effetti, mentre gli italiani hanno dovuto scontare il prezzo di una crisi economica le cui responsabilità vengono da lontano, insieme al continuo attacco di una politica intrisa di odio nei nostri confronti, ai limiti della guerra civile, scatenata con cinismo e spesso con violenza fisica da una sinistra che non ha nulla a che fare con il laburismo e la socialdemocrazia delle democrazie occidentali.
Noi diciamo ai delusi che quella rivoluzione è ancora a portata di mano, della stessa mano che segnerà sulla scheda la sorte dell'Italia e degli italiani.
Noi ricordiamo ai delusi che quel popolo che ha sempre resistito attivamente all'equivoca egemonia comunista è ancora maggioritario nella società italiana, nel lavoro, nelle imprese, nelle professioni e nei cuori della gente. Ma rischia di diventare per la prima volta minoritario nelle urne, per nostra responsabilità e per loro delusione.
Noi avvertiamo i delusi che la sconfitta della Casa delle libertà provocherebbe il crollo della speranza della gente libera che vedrebbe tramontare, chissà per quanto, l'unica occasione possibile di una rivoluzione liberale. Guai se ciò accadesse.
Per questo rivolgiamo ai delusi un appello. E offriamo loro un impegno sull'onore per il quale chiediamo ancora cinque anni di fiducia. Lo chiediamo con l'orgoglio degli obiettivi realizzati, e con la volontà di fare di più e meglio. Noi siamo consapevoli che le grandi rivoluzioni liberali del nostro tempo, come quelle della Thatcher in Gran Bretagna e di Reagan negli Stati Uniti, si sono sempre realizzate con il secondo mandato, non con il primo. Il lavoro iniziato cinque anni fa deve essere compiuto.
Noi ci impegniamo a batterci per un governo di persone competenti, che abbia e dimostri sempre una forte e visibile passione politica, capace di fare, ma anche di ascoltare, comprendere, rispondere e decidere.
Noi ci impegniamo a lavorare ancor di più per Forza Italia, per farne un partito diverso dagli altri, dove si discutano ancor più apertamente idee, uomini e programmi, capace di rappresentare sempre meglio quel blocco sociale e politico che a Forza Italia ha dato in questi anni la sua fiducia, ma anche affidato una missione in parte incompiuta.
Noi siamo con Berlusconi e a Berlusconi intendiamo garantire tutta la forza politica necessaria per resistere all'assedio soffocante della vecchia politica che spinge sempre, come è nella sua natura, a compromessi al ribasso.
Tanto leali, quanto liberi: questa è la nostra identità e la nostra credibilità, insieme al nostro impegno a saper dire di no, a dire sempre la verità e a mostrare la verità ai cittadini, nonostante l'assordante rumore delle mistificazioni che oggi provengono da quasi ogni parte.
Chiediamo ai delusi di non disertare le urne, consegnando l'Italia a coloro che la riporterebbero indietro. Lo chiediamo con orgoglio, con passione, con animo libero e sincero, e col sentimento di chi è con gli italiani che lavorano, che producono, che rischiano tutti i giorni, che si affacciano al futuro e lo vogliono limpido e rassicurante, ricco di libertà e di opportunità.
Gli italiani liberi possono vincere ancora.

Da Il Giornale del 30/03/2006

26 marzo 2006

Rotelle all'uvetta

Oggi mi sono messa alla prova con una ricetta piuttosto elaborata. Ho preparato i Pains aux raisins che io ho ribattezzato Rotelle all'uvetta. La ricetta che ho seguito è quella del sito Florilège Gourmand.
Una nota negativa: le mie rotelle non sono molto rotonde... le ho messe troppo vicine così cuocendo si sono addossate una all'altra e alla fine sono diventate poligonali. Però sono deliziose! :o)

25 marzo 2006

Ricamini

Ecco gli ultimi mini-lavori a punto croce che ho fatto incorniciare.

La gallinella in realtà non è a punto croce ma è a piccolo mezzo punto.

20 marzo 2006

Marzolina

Ieri sera finalmente è nata la capretta di Adua! Il parto è stato rapido, la piccola era perfettamente posizionata e il tutto non è durato che pochi minuti.
Ecco qui il primissimo scatto, pochi istanti dopo il parto:

E qui com'è oggi. Non ha ancora un giorno di vita ma è già una piccola creaturina curiosa e sgambettante. Una meraviglia! ^___^

[Non le farò mai sapere che i resti del suo babbo sono nel mio freezer... :P ]

19 marzo 2006

Torta di mele senza grassi

Questa mattina ho preparato la torta di mele seguendo la ricetta che mi ha dato la scorsa settimana la Sig.ra Marilena.

Ho sbattuto bene 5 uova fresche delle mie galline con 6 cucchiai di zucchero. Ho poi aggiunto 10 cucchiai di farina 00 setacciata e una bustina di lievito per dolci. Infine al composto ho unito due vasetti di yogurt bianco. Una volta ottenuto un impasto omogeneo e senza grumi, ho aggiunto 3 mele tagliate a dadini.
La ricetta prevedeva mele Renette, io a casa avevo solo delle mele Fuji e ho usato quelle.
Ho versato nello stampo imburrato e infarinato e ho infornato in forno caldo a 200°C per 10 minuti e poi a 180°C per 20 minuti. Una volta intiepidita, l'ho cosparsa con dello zucchero a velo. Questo il risultato:

Il profumo è delizioso.

Giornata Bianca

Ieri c'è stata la 5° Giornata Bianca dei Veterinari organizzata dal mio Ordine Provinciale.
Tutto bene tranne il fatto che è stata troppo bianca. Infatti abbiamo avuto nebbia e poi anche neve... ovviamente anche le temperature, di conseguenza, erano ben diverse dalle temperature primaverili. In ogni caso, a parte il maltempo, è stata una bella giornata con un'ottima compagnia.
Al mattino c'è stata la gara di slalom gigante. Io sono arrivata terza nella mia categoria (donne veterinari)! ^_____^ premiata con tanto di coppa!
Pomeriggio libero e ho cercato di sfruttare nonostante tutto il mio skipass... neve bellissima e piste praticamente deserte, ma il freddo e soprattutto la nebbia erano piuttosto fastidiosi.
Verso le 15 ho deciso che la dose di nebbia e neve poteva bastare e sono scesa un po' più a valle, a Miroglio, dove ho potuto visitare il nuovo Museo della Montagna, dedicato alla montagna e alla sua gente.
Infine un'abbondante merenda sinoira ha concluso la giornata. Merenda sinoira rallegrata dall'estrazione di molti premi. Anche per quest'anno non sono stata la fortunata vincitrice del viaggio... e nemmeno di uno dei ricchi cestini gastronomici... però ho vinto un buono da 20 euro da spendere in una macelleria, e non mi lamento :))

17 marzo 2006

Dove sono

Elezioni 2006. Io sono qui. E tu dove sei?

11 marzo 2006

Senza parole...

No. Non è il titolo della canzone di Vasco.
E' il mio stato d'animo dopo aver visto poco fa il servizio al TG su cosa è successo oggi a Milano.
Acune immagini le potete vedere qui.
E la cosa che mi lascia di stucco, non è tanto vedere cosa hanno fatto. Lo sapevo già da mo' che tutta 'sta marmaglia di no global, disobbedienti e simili, sono solo un branco di delinquenti.
Cosa mi lascia senza parole è sapere che questi cosiddetti no global fanno parte dell'Unione con tanto di candidati... O__O

06 marzo 2006

Muffins

Oggi m'è venuto un attacco di "muffinite" e ho preparato un bel po' di muffins in due versioni.
Muffins al cioccolato con gocce di cioccolato, ricetta presa dal sito Kucinare.it:

E muffins ai frutti di bosco, ricetta letta sul blog di Roberta:

Le uniche varianti che ho fatto:
  • La ricetta di quelli al cioccolato prevedeva il buttermilk, che io ho sostituito con del semplice latte;
  • Quasi tutte le ricette dei muffin dicono che l'impasto non va troppo rimescolato e deve rimanere piuttosto grumoso. Io non mi son fidata, visto che da sempre so che i grumi negli impasti non sono una cosa buona, e ho amalgamato bene bene i composti.
Il babbo ha fatto da assaggiatore ufficiale e mi ha detto che sono squisiti! :o)

02 marzo 2006

[Barza] Pensateci bene!!!

Trovata su un blog :D
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"Signor parroco, mi vorrei confessare".
"Certo figliolo, qual è il tuo nome?"
"Romano Prodi, padre"
"Ah! Ex Presidente del Consiglio.
Ascolta figliolo, mi pare proprio che il tuo caso richieda una competenza superiore, credo sia meglio che tu ti rechi dal Vescovo".

Così Prodi si presenta dal Vescovo chiedendogli se lo poteva confessare.
"Certo figliolo, come ti chiami?"
"Romano Prodi"
"EX Presidente del Consiglio?
No caro mio, non ti posso confessare perché il tuo è un caso difficile, è meglio che tu vada in Vaticano".

Prodi va dal Papa.
"Sua Santità, voglio confessarmi"
"Caro figlio mio, come ti chiami?"
"Romano Prodi"
"ahi, ahi, ahi, figliolo, il tuo caso è molto difficile anche per me. Guarda, qui, sul lato del Vaticano, c'è una piccola cappella. Al suo interno troverai una croce, il Signore ti potrà ascoltare".

Prodi, giunto nella cappella, si rivolge alla croce:
"Signore, voglio confessarmi"
"Certo figlio mio, come ti chiami?"
"Romano Prodi"
"Ma chi?
  • Ex Presidente del Consiglio?
  • Ex Presidente del IRI?
  • Ex Presidente della Comunità Europea?
  • L'amico dei comunisti ?
  • Quello che ha creato la tassa una Tantum sui conti correnti di tutti ricchi e poveri(8x1000)?
  • Quello che ha creato la tassa di lusso una tantum sulle moto dei poveri e dei ricchi(700.000 lire)?
  • Quello che ci spremuti per entrare nell'EURO (da 60.000 lire a testa)?
  • Quello che ha svenduto la lira per cambiarla alla metà del valore dell'euro?
  • Quello che ha fatto una voragine nei conti dell'IRI e che ovviamente ha insabbiato?
  • Quello che ha permesso alla Cina di invadere i mercati europei di materie prime a basso costo senza controllo.....
"Ehm... sono sempre io, Signore"
"Figlio mio, non hai bisogno di confessare, tu devi solamente ringraziare!"
"Ringraziare? E chi?"
"I Romani, per avermi inchiodato qui, altrimenti scendevo e ti facevo un culo così"

NOTA:
TUTTI GLI ITALIANI CHE LEGGERANNO QUESTA COMUNICAZIONE HANNO L'OBBLIGO CIVILE E MORALE DI INVIARLA A 10 AMICI: NON SIA MAI CHE QUALCUNO LO VOTI DI NUOVO.