23 settembre 2011

Minestra di trippe alla monregalese

Le temperature sono drasticamente scese, soprattutto la sera e al mattino.

Autunno. Castagne, funghi, boschi che si accendono di giallo e rosso. Viene voglia di zuppe fumanti, di quelle che saziano e scaldano.

L'altro giorno al mercato ho preso dei bei porri di Cervere, in dispensa ci sono le patate del nostro orto, quindi perché non fare una bella minestra di trippe secondo la ricetta tradizionale della mia città?

ZUPPA di TRIPPE alla MONREGALESE

Ingredienti: trippa, porri, patate in uguali quantità (nel mio caso, circa 6 etti ciascuno), olio, sale, pepe.

Preparazione: sciacquare la trippa già pre-lessata dal macellaio. In una pentola far appassire i porri affettati sottili, unire la trippa e fare insaporire. Aggiungere le patate tagliate a pezzetti, coprire d'acqua e aggiustare di sale. Cuocere a fuoco lento per circa 3 ore. Macinare un po' di pepe prima di servire.

[mia variante: ho messo tutto a crudo, senza olio, in pentola a pressione e ho fatto cuocere per 40 minuti dal fischio]

17 settembre 2011

Adam's cumin noodles

Guardo poca televisione, giusto il telegiornale durante il pranzo o la cena, per sapere quello che succede nel mondo (anche se spesso forse sarebbe meglio non saperlo...). Per il resto, preferisco fare altro che stare con gli occhi su uno schermo, tanto più che la qualità media di quello che viene trasmesso di questi tempi è orribilmente e spaventosamente bassa... C'è però una serie televisiva degli anni '90 che ricordo con piacere: Northern Exposure (in Italia: "Un medico tra gli orsi"). E' stata una serie di grande successo in USA e ai tempi vinse numerosi riconoscimenti. Le storie narrate nelle varie puntate erano sempre piacevoli e accattivanti, i personaggi ben caratterizzati, battute brillanti, ironia, mai volgarità. Semplicemente una serie geniale.

Recentemente ho scoperto dell'esistenza del ricettario ispirato alla serie: "The Northern Exposure Cookbook" scritto da Ellis Weiner, pubblicato nel 1993 e non più facilmente reperibile in commercio. Frugando su ebay sono riuscita a scovare una copia usata ma in perfette condizioni e l'ho presa al volo! Ogni ricetta ha un'introduzione con aneddoti sui personaggi e le varie situazioni narrate nel corso delle 6 stagioni trasmesse in tv. Così, cucinando i piatti descritti, si ha quasi l'impressione di ritrovarsi a Cicely, nel cuore dell'Alaska! :))Oggi ho provato a fare la ricetta di Adam: i noodles al cumino, apportando alcune modifiche.

ADAM'S CUMIN NOODLES

  • 250g circa di tagliatelle cinesi
  • 2 cucchiai di olio vegetale
  • 250 g circa di petto di pollo, affettato finemente
  • 1 cucchiaio di salsa di soia1 cucchiaio di olio di sesamo
  • 2 cucchiaini di cumino macinato
  • 100 ml circa di brodo di pollo
  • 2 cipollotti affettati

  • Far cuocere le tagliatelle seguendo le indicazioni riportate sulla confezione, scolarli e passarli sotto l'acqua fredda. In una padella (o in un wok, ancora meglio), scaldare i due oli, saltare il pollo sempre mescolando, poi unire cipollotti e tutto il resto, tagliatelle comprese. Far insaporire bene e aggiustare di sale. Servire subito.
Buoni. E' la prima volta che assaggio e uso il cumino ed è una piacevole scoperta. Queste tagliatelle sono speziate senza essere però stucchevoli. Veramente una ricetta particolare e interessante. Beh, dopotutto Adam era famoso per essere un esperto di buona cucina! :)

06 settembre 2011

Giro del Marguareis

Finalmente qualche giorno di vacanza, anche se poco riposante in realtà: tre giorni su e giù per le montagne, nonostante le previsioni meteorologiche non proprio ottimali.

1° giorno: Pian Marchisa (1624 m s.l.m.) - Rifugio Don Barbera (2070 m s.l.m.)
Lasciamo le macchine all'inizio di Pian Marchisa e da lì ci mettiamo in cammino. Brevissima sosta al Rifugio Mondovì per far scorta d'acqua e poi via, verso il lago Biecai (completamente asciutto in questo periodo dell'anno). Proseguiamo la salita fino a raggiungere il lago Ratavuloira e infine il Colle del Pas (2340 m s.l.m.). Piccola pausa-spuntino con i mini sandwich preparati da me con il burro di noccioline Jif (arrivato direttamente dagli States, grazie Maria & George!) e marmellata di fragole dell'orto. I miei compagni di escursione non avevano mai assaggiato questo "classico" americano ed è piaciuto a tutti. Lo snack ideale per avere una bella carica di energia.
[PBJ sandwich: Pane a cassetta semi-integrale (fatto con la MdP), una fetta generosamente spalmata di burro di noccioline Jif extra crunchy e l'altra fetta con la marmellata.]
Ripartiamo rinfrancati dalla sosta e arriviamo al Rifugio Don Barbera dopo circa 4 ore complessive di cammino, giusti giusti per l'ora di cena.

2^ giorno: Rifugio Don Barbera (2070 m s.l.m.) - Punta Marguareis (2651 m s.l.m.) - Rifugio Garelli (1965 m s.l.m.)
Lasciamo di buon'ora il Rifugio e ci incamminiamo per la via diretta al Marguareis, la cima più alta delle Alpi Liguri. Il tempo è bello e c'è un bel sole. Riusciamo a conquistare la vetta in poco più di un'ora e mezza e ci godiamo lo splendido panorama mozzafiato. Non perdiamo troppo tempo perché all'orizzonte ci sono già delle nubi e preferiamo riprendere il nostro cammino visto che ci attende un lungo tratto senza sentiero, se sale la nebbia rischiamo di perderci.

Ancora una puntatina sulla Cima dell'Armusso e poi giù, in cerca della strada verso il Passo del Duca. Però, dopo aver superato il Castello delle Aquile, ecco salire la temuta nebbia, che ci costringe a allungare l'itinerario onde evitare di smarrirci... Decidiamo perciò di far tappa alla Capanna Morgantini, dove ci fermiamo per un veloce pranzo al sacco, e da lì prendere il sentiero ben segnalato per il Passo del Duca. Inizia a piovere sempre più forte, un vero e proprio temporale con tanto di tuoni inquietanti. Provvidenziale al Gias delle Ortiche la casetta di un margaro che ci ospita in attesa che la buriana passi oltre. Intanto si fanno due parole, e ci racconta che anche lui è già stato visitato più volte dai lupi, rimettendoci due vitelli.
Arrivati al Passo del Duca, scendiamo fino in fondo al Vallone del Marguareias per poi risalire al Rifugio Garelli, nostra meta. Totale: 10 ore di cammino...

3^ giorno: Rifugio Garelli 1965 m s.l.m.) - Rifugio Mondovì (1761 m s.l.m.)
La pioggia, fine fine ma incessante, ci costringe a prendere la via più breve di collegamento tra i due rifugi. Neanche due ore di cammino e siamo all'asciutto in un affollato rifugio Mondovì. Avevamo una mezza idea di passare dalla cima delle Saline, ma le condizioni meteorologiche ci hanno fatto preferire la strada più breve.
Un meritato pranzo a base di polenta con 4salse: con fonduta di formaggio, con salsa di porri, con spezzatino di capriolo e con sugo pomodoro & salsiccia. E per finire una bella fettona di crostata con lamponi profumatissimi. La cucina di Mariolino è sempre una garanzia! :)