16 ottobre 2011

Pane di semola di grano duro per il WBD 2011

Oggi è il 6° World Bread Day. E' la prima volta che riesco a partecipare, perché negli anni scorsi scoprivo questa giornata sempre in ritardo per poter postare...

Per l'occasione ho preparato e cotto un semplicissimo pane di semola di grano duro, una delle ricette che preferisco. Lievitazione lenta con lievito naturale in coltura liquida: il mio Pellegrino "modificato", che mi sta dando un sacco di soddisfazioni, anche in questo suo nuovo aspetto.

Il pane che si ottiene con questa ricetta è buono e profumato, molto simile al buon pane che fanno al sud Italia. Sui pani reperibili invece nelle panetterie qui in zona, stendiamo un pietoso velo... tranne rarissime eccezioni, i fornai producono pani di infima qualità a prezzi indecenti. E' anche per questo che ho iniziato a produrre in casa settimanalmente il pane per la mia famiglia. Con un minimo di organizzazione e un piacevole "lavoro" posso portare in tavola pane buono, sano (perché so bene che materie prime ho utilizzato), lievitato naturalmente e che quindi resterà buono e fragrante per più giorni. Per questi motivi, il pane fatto in casa, non finirà mai nella spazzatura!

La ricetta l'ho presa dal libro "La pasta madre" di Antonella Scialdone, adattata da me al mio lievito liquido.

PANE ALLA SEMOLA

  • 200 g di poolish da pasta madre liquida (secondo le istruzioni de "il pasto nudo")
  • 630 g di semola rimacinata di grano duro
  • 345 g di acqua
  • 15 g di sale

  • Stemperare accuratamente il lievito madre con l'acqua tiepida. Aggiungere la semola, il sale e mescolare. Passare sulla spianatoia e lavorare energicamente l'impasto per 10-15 minuti finché risulti liscio ed omogeneo. Formare una palla, coprire con pellicola trasparente e lasciar lievitare per 2 ore lontano da correnti d'aria, dopodiché sgonfiare l'impasto in modo da ottenere un rettangolo e procedere con la prima serie di pieghe, lasciar riposare per un'ora, quindi procedere con una seconda serie di pieghe, coprire con pellicola trasparente e lasciar riposare per un'altra ora.

  • Prendere l'impasto e dargli la forma di una pagnotta arrotondandolo con le mani, coprire e lasciar riposare per mezz'ora, procedere un'altra volta con l'arrotondamento e mettere la pagnotta a lievitare in un cestino tondo rivestito con un canovaccio infarinato con la chiusura rivolta verso l'alto. Coprire con pellicola trasparente e lasciar lievitare per 2-3 ore e comunque fino al raddoppio.

  • Trascorso il tempo di lievitazione, capovolgere la pagnotta su una teglia rivestita di carta da forno [io ho usato la pietra refrattaria, senza carta da forno, N.d.B.], praticare con una lametta quattro tagli al centro della pagnotta e infornare. Cuocere con il vapore in forno statico e preriscaldato a 250°C per i primi 10 minuti, poi abbassare a 200°C e continuare la cottura per altri 40 minuti. Spegnere e lasciare in forno per altri 10 minuti con lo sportello semiaperto. Sfornare e lasciar raffreddare su una griglia.
Pane di semola di grano duro

Bibliografia: Antonella Scialdone, La pasta madre, Edagricole

3 commenti:

zorra vom kochtopf ha detto...

Grazie per la tua participazione al primero World Bread Day 2011. Hai fatto un pane delizioso!

.C annA ha detto...

Un pane meraviglioso, complimenti!
Qualche anno fa mi stavo erudendo anch'io sui segreti della panificazione casalinga, sui lieviti naturali e annessi: ho curato una pasta madre ricevuta in dono per moltissimi mesi, poi, uniti da un insolito destino frigorifero e pasta madre si spesero all'unisono abbracciati, in una torride notte d'estate...
Da allora non ho più panificato: certi traumi non si superano! ^^

.C annA ha detto...

(quando t'ho persa di vista ancora non c'era il gadget per l'iscrizione ai blog: ora c'è e ne approfitto! ^^ )