18 ottobre 2011

Una Challah per Gilad

Oggi, dopo quasi 2000 giorni di prigionia, Gilad Shalit è stato liberato.

Avevo seguito la storia di questo soldato e i vari appelli e iniziative affinché si arrivasse al suo rilascio. Speravo con tutto il cuore che quel giovane dalla faccia pulita potesse presto tornare tra le braccia della sua famiglia, ma temevo che l'epilogo sarebbe stato tragico. E invece: ieri sera la notizia al TG che di lì a poche ore Gilad sarebbe stato di nuovo libero! Una splendida notizia finalmente, in mezzo alle solite -troppe- orribili notizie di cronaca e politica!

Per festeggiare questo lieto evento, ho deciso di preparare una ricetta della tradizione ebraica. Dopo aver sfogliato i miei libri sull'argomento, la scelta è caduta sulla Challah, il tradizionale pane del sabato. Non l'avevo mai fatto, ma era da tempo che desideravo provare questo morbido pane intrecciato.

La ricetta che ho seguito è sul libro "The Jewish Mama's Kitchen" di Denise Phillips.

CHALLAH

  • 1 cup acqua tiepida
  • 1 bustina di lievito di birra liofilizzato
  • 1 cucchiaino di sale
  • 4 e 1/4 cups di farina
  • 1 cucchiaio di miele
  • 2 uova
  • 1/4 cup di olio
  • 1 tuorlo d'uovo per spennellare

Mescolare tra di loro tutti gli ingredienti e impastare con cura fino ad avere un impasto liscio e setoso. Mettere in una ciotola e lasciar lievitare un paio d'ore. Riprendere l'impasto, dividerlo in 6 parti e formare con ogni pezzo un rotolino. Si può decidere di fare due challot più piccoli, ciascuno formato da tre rotolini, oppure uno grande. Mettere su una teglia e lasciar lievitare nuovamente per circa 30 minuti. Preriscaldare il forno a 200°C, spennellare il pane con il tuorlo e infornare per circa 35 minuti.

Bibliografia: Denise Phillips, The Jewish Mama's Kitchen, Spruce, 2009

Altre versioni della Challah:

4 commenti:

Unknown ha detto...

è un pezzo che anche io voglio provare il challah.
Forse è arrivato il momento!

Irma ha detto...

A noi è piaciuto. E' tipo un pan brioche ma poco dolce, bello giallo grazie alle uova.
Il mio è venuto in realtà un po' sbilenco... ci vuole un po' di manualità a intrecciarlo (l'ho fatto con un occhio all'iphone dove avevo fatto partire un tutorial trovato su youtube... ma forse era meglio avere uno schemino cartaceo ^___^ ).

Jasmine ha detto...

Ciao Irma, la challà (è femminile, nel caso ti interessasse saperlo, in ebraico) ti è venuta benissimo!
Un abbraccio
Jasmine (labna)

Irma ha detto...

Ops! Grazie Jasmine per la precisazione! Correggo subito! ^___^