Fine settimana passato in montagna.
Siamo partiti sabato nel tardo pomeriggio per raggiungere il Rifugio Livio Bianco (1910 m s.l.m.), dopo una camminata di circa 2 ore e 40 minuti da S. Anna di Valdieri (978 m). Cena e nanna in rifugio, piccolo ma accogliente.
Il mattino di domenica, sveglia presto e via per raggiungere il nostro obiettivo: il Monte Matto (3088 m).
E' stata una lunga e faticosa escursione, soprattutto quando si camminava nelle pietraie e si doveva un po' improvvisare il sentiero cercando la via più agevole per procedere senza perdere d'occhio gli ometti di pietre.
Il tratto peggiore: l'ultima pietraia prima della cima, abbastanza insidiosa per via dei numerosi massi mobili... fortunatamente siamo riusciti a attraversarla sia in salita che in discesa senza danni, però in certi momenti ammetto di aver avuto un cicinin di paura :P
La nostra camminata è stata più volte resa molto interessante dalla comparsa, a distanza ravvicinata, degli abitanti della zona: camosci nel primo tratto, stambecchi a altitudine maggiore.
Dopo circa 3 ore e 50 minuti ero sulla vetta.
Per la prima volta a 3000 metri di quota!
Una gran soddisfazione dopo tanta fatica. Come sempre dopotutto.
Solo pochi minuti per riprender fiato, godere un po' del panorama e fare un paio di foto perché la nebbia iniziava a salire.
Veramente una bella gita. E poi era la prima volta che vedevo dal vivo gli stambecchi! Mai mi sarei aspettata di poterli avvicinare così! :o)
Peccato solo il tempo che è stato molto variabile: al mattino decisamente sereno, poi in tarda mattinata sono salite delle nubi che ci hanno portato nebbia e pioggia. Una volta scesi al rifugio è di nuovo uscito il sole.
25 giugno 2006
18 giugno 2006
15 giugno 2006
Tortine alle carote
Ieri pomeriggio presa dall'ispirazione mi sono cimentata in questa ricetta, trovata sul sito Kucinare.it. Il risultato sono delle tortine dorate, morbidissime, molto simili alle Camille del Mulino Bianco. Ma rispetto a queste sono molto molto più buone!
Prima di tutto ho polverizzato 130 g di mandorle pelate.
Ho poi sbucciato e grattugiato 450 g di carote.
Ho sbattuto bene 3 uova fresche delle mie fedeli galline con un pizzico di sale. Ho aggiunto 370 g di zucchero e ho montato bene per una decina di minuti con lo sbattitore elettrico.
Quindi ho aggiunto le mandorle, le carote, una bustina di vanillina, 450 g di farina setacciata e 150 ml di olio di semi.
Ho amalgamato bene e infine unito 150 ml latte (in cui ho fatto sciogliere una bustina di lievito immediatamente prima).
Ho versato l'impasto, con l'aiuto di un mestolo, nei pirottini di carta per muffins, precedentemente adagiati nella teglia per muffins.
Infornato tutto in forno caldo a 160° per circa 25 minuti.
Prima di tutto ho polverizzato 130 g di mandorle pelate.
Ho poi sbucciato e grattugiato 450 g di carote.
Ho sbattuto bene 3 uova fresche delle mie fedeli galline con un pizzico di sale. Ho aggiunto 370 g di zucchero e ho montato bene per una decina di minuti con lo sbattitore elettrico.
Quindi ho aggiunto le mandorle, le carote, una bustina di vanillina, 450 g di farina setacciata e 150 ml di olio di semi.
Ho amalgamato bene e infine unito 150 ml latte (in cui ho fatto sciogliere una bustina di lievito immediatamente prima).
Ho versato l'impasto, con l'aiuto di un mestolo, nei pirottini di carta per muffins, precedentemente adagiati nella teglia per muffins.
Infornato tutto in forno caldo a 160° per circa 25 minuti.
14 giugno 2006
[Lavori in Corso] Manzette Frisone
Questo è il ricamo a cui lavoro cerco di lavorare in questo periodo. Si tratta di un kit intitolato "Mucche nella foschia del mattino". Ma il veterinario che c'è in me rifiuta questa superficiale definizione e preferisce un più preciso: "Manzette Frisone nella foschia del mattino".
Per ora di manze ce n'è solo una: quella centrale. Conto di far apparire le sue colleghe quanto prima. Ma di più urgente al momento c'è la tesi di specializzazione da terminare e consegnare...
Per ora di manze ce n'è solo una: quella centrale. Conto di far apparire le sue colleghe quanto prima. Ma di più urgente al momento c'è la tesi di specializzazione da terminare e consegnare...
10 giugno 2006
Serata di terrore
Questa sera ho perso almeno almeno 10 anni di vita... :oTorno a casa dopo tutto il pomeriggio passato da una collega a lavorare alla nostra tesi di specializzazione, e mi trovo l'inferriata della porta del terrazzo chiusa ma la porta a vetri aperta... il babbo ha lasciato tutto così incurante delle mie raccomandazioni di chiudere sempre Lancelot in casa quando esce.
Se ci siamo noi ok, lo si lascia andare a prendere un po' d'aria fuori sul terrazzo e ogni tanto gli si butta un occhio. Ma andar via lasciandolo lì, NO!
"Ah, ma tanto non scappa"... "Ma dove vuoi che vada".... e frasi del genere a prendere in giro il mio essere troppo apprensiva.
Ma Lancelot non è un gatto come gli altri. Lui è un gatto tonno. Anzi, è proprio scemo. 9 kg di beata ingenuità. Non ha la minima idea di come sia il mondo fuori. Non è un gatto nato per strada. Lasciarlo andare a zonzo senza controllo sarebbe come una condanna a morte.
Comunque questa sera torno e mi trovo tutto spalancato.
E Lancelot non c'è! O__O
Panico.
Lo cerco in casa.
Non c'è.
Lo cerco fuori.
Nemmeno.
Lo chiamo per minuti e minuti.
Ogni tanto è già capitato che si vada a nascondere in un qualche angolino del terrazzo, o nei vasi. Ma dopo poco salta fuori con l'aria basita del tipo "cercavi me??".
Ma questa sera nulla da fare. Chiamo chiamo ma lui sembra svanito nel nulla.
Inizio a temere seriamente di non rivederlo più... me l'immagino finito sulla strada e scappato chissà dove per la paura...
Mi viene il groppo in gola e quasi non riesco più a chiamarlo. :o(
Mio fratello intanto si accorge del trambusto e inizia a darmi una mano. Alla fine è lui a vederlo: tranquillo e beato coricato all'ultimo sole nel giardino della casa canonica.
Come abbia fatto ad arrivare lì lo sa solo lui...
Una signora fornita delle chiavi del giardino ci vede e gentilmente ci viene ad aprire. Pochi secondi e il mio Lancelot è al sicuro tra le mie braccia...
Tutto è bene ciò che finisce bene, però ho passato veramente dei momenti terribili... :o\
05 giugno 2006
[quiz] Which Classic Female Literary Character Are you?
You're Elizabeth Bennett of Pride and Prejudice by Jane Austen!
Take this quiz!
04 giugno 2006
Biscotti al muesli
Oggi m'è venuta l'ispirazione di fare dei biscotti. Visto che avevo un po' di muesli da smaltire ho deciso di fare dei biscotti con questo ingrediente. Ho seguito una ricetta trovata sul web e il risultato è veramente ottimo.
Ho mescolato 300 grammi di farina integrale del mulino qui vicino, 300 grammi di muesli con frutta secca, un cucchiaino di estratto di vaniglia, 200 grammi di zucchero semolato, un pizzico di sale ed mezza bustina di lievito per dolci. Ho poi aggiunto 150 grammi dil burro fuso e 2 uova fresche, ed ho impastato bene il tutto. Ho lasciato riposare l'impasto in frigo. La ricetta diceva di lasciarlo al fresco per 30 minuti, io in realtà ce l'ho lasciato quasi tre ore perché sono andata a pascolare le capre.
Ho poi acceso il forno a 180°C, quindi ho formato dall'impasto delle palline e le ho schiacciate con le mani. Ho disposto i biscotti sulla teglia rivestita da carta da forno e li ho cotti a 180°C per circa 10-15 minuti, fino a quando i biscotti sono diventati belli dorati.
Veramente superlativi! Altro che i grancereale del mulino bianco!
Ho mescolato 300 grammi di farina integrale del mulino qui vicino, 300 grammi di muesli con frutta secca, un cucchiaino di estratto di vaniglia, 200 grammi di zucchero semolato, un pizzico di sale ed mezza bustina di lievito per dolci. Ho poi aggiunto 150 grammi dil burro fuso e 2 uova fresche, ed ho impastato bene il tutto. Ho lasciato riposare l'impasto in frigo. La ricetta diceva di lasciarlo al fresco per 30 minuti, io in realtà ce l'ho lasciato quasi tre ore perché sono andata a pascolare le capre.
Ho poi acceso il forno a 180°C, quindi ho formato dall'impasto delle palline e le ho schiacciate con le mani. Ho disposto i biscotti sulla teglia rivestita da carta da forno e li ho cotti a 180°C per circa 10-15 minuti, fino a quando i biscotti sono diventati belli dorati.
Veramente superlativi! Altro che i grancereale del mulino bianco!
03 giugno 2006
La calcolatrice misteriosa
Tempo fa la mia piccola calcolatrice tascabile è sparita. L'ho cercata dappertutto, ho frugato fino in fondo a tutti i cassetti della scrivania, sotto il letto, in tutti gli angoli della stanza. Praticamente ho rivoltato camera mia come un calzino.
Niente da fare. La calcolatrice non c'era più da nessuna parte. Mi sono rassegnata all'idea che mi fosse accidentalmente caduta nel cestino e quindi fosse finita nella rumenta.
Un magone infinito. L'avevo vinta a un'esposizione felina alla quale avevo partecipato con il mio Lancelot. Una calcolatrice da pochi euro, ma per me, che ho il difetto di affezionarmi sempre troppo alle cose, aveva un gran valore affettivo.
Ho tentato di trovarne una uguale. Non sarebbe stata la stessa cosa, ma meglio che niente. Però anche qui nulla da fare: è un modello che non viene più prodotto e quindi introvabile.
Mi rassegno. Dopotutto ne ho altre di calcolatrici, se mi serve fare dei conti...
Poco fa prendo il librone di istologia. C'è qualcosa infilato tra le pagine. E' lei!!! La calcolatrice!!
Non riesco a capire come possa esser finita lì in mezzo... è un mistero.
L'importante è che adesso sia di nuovo al suo posto sulla mia scrivania.
:o)
Niente da fare. La calcolatrice non c'era più da nessuna parte. Mi sono rassegnata all'idea che mi fosse accidentalmente caduta nel cestino e quindi fosse finita nella rumenta.
Un magone infinito. L'avevo vinta a un'esposizione felina alla quale avevo partecipato con il mio Lancelot. Una calcolatrice da pochi euro, ma per me, che ho il difetto di affezionarmi sempre troppo alle cose, aveva un gran valore affettivo.
Ho tentato di trovarne una uguale. Non sarebbe stata la stessa cosa, ma meglio che niente. Però anche qui nulla da fare: è un modello che non viene più prodotto e quindi introvabile.
Mi rassegno. Dopotutto ne ho altre di calcolatrici, se mi serve fare dei conti...
Poco fa prendo il librone di istologia. C'è qualcosa infilato tra le pagine. E' lei!!! La calcolatrice!!
Non riesco a capire come possa esser finita lì in mezzo... è un mistero.
L'importante è che adesso sia di nuovo al suo posto sulla mia scrivania.
:o)
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