01 novembre 2006

Confusa e felice

Felice perché mi sta capitando una cosa bellissima grazie a una persona così splendida che ogni tanto mi viene il dubbio che esista davvero.
Confusa perché non so ancora che succederà.
Ma sono anche spaventata. Ho paura perché temo di perdere il controllo dei miei sentimenti e di dare una di quelle nasate memorabili.
Parimenti, ho paura di sbagliare ed essere io stessa la causa del fallimento.
Mi sento un po' come se fossi intenta in un'ascesa a una vetta altissima (giusto per restare in tema "montagne"). La cima è lì, la vedo, bellissima, sembra essere a poca distanza. In realtà il cammino è lungo e pieno di insidie. Certi momenti mi pare di essere su un sentiero facile e che la meta sia vicina, ma in altri è come aver che fare con rocce verticali dove un solo passo falso mi porterebbe a precipitare giù in fondo.
Però non voglio fuggire. Non posso scappare da una cosa che ancora non ho capito fino in fondo e che potrebbe essere qualcosa di importante.
Certe situazioni vanno affrontate con coraggio e forse con anche un briciolo di imprudenza.
Sempre meglio dire "abbiamo provato e non è andata" che restare per tutta la vita col rimpianto di non aver nemmeno tentato.
Il problema è che forse quest'altra persona la pensa diversamente.

Non so se questo post abbia una logica. Scusatemi. Ma, come ho detto, sono confusa.

[Aggiornamento delle 16]
Come al solito. Io NON posso essere felice. Perché quando capita, poi succede sempre qualcosa che mi fa ripiombare nello sconforto.
Per rimanere nella metafora di cui sopra: c'è stata una scossa di terremoto che ha agitato la "mia" montagna. E io sono rotolata giù. Ora sono di nuovo in fondo, ferita e attonita, tutta la strada percorsa annullata in un attimo.
Scrivevo che non volevo fuggire. Non fuggo, perché ho troppo male per decidere fare qualsiasi cosa.
Non so che succederà, se succederà qualcosa, se farò qualcosa. Non so più nulla ormai.
Un po' me lo sentivo che sarebbe andata così, devo avere un magnete interno attira-sfiga. Mi sono illusa che per _una_ volta le cose potessero andare in un'altra direzione, ma, come ho scritto, era solo un'illusione.
"La solitudine si paga in lacrime" e io sto di nuovo pagando... :°(

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